Con l’atto di donazione stipulato a Bolzano il 26 gennaio 1363 il Tirolo passava agli Asburgici. A quel tempo la contea Tirolo era un territorio unitario piò o meno con la superficie odierna. Rudolf IV, soprannominato Stifter (fondatore) riconobbe subito l’importanza strategica della regione, che per i tanti passi alpini era il collegamento principale tra Nord e Sud. Nel 1406, nell’ambito delle divisioni ereditarie asburgiche, il Tirolo divenne nuovamente un territorio autonomo, nel quale gli stati provinciali, di cui facevano parte anche contadini ricchi, avevano il diritto di consultazione. Nel 1414 Friedrich IV (Federico) trasferiva la sua residenza da Merano a Innsbruck.
Rudolf rafforzava il suo potere nel Tirolo e metteva la regione al servizio della sua politica nei confronti dei vicini meridionali. Quando però nel 1365 a Milano si ammalò seriamente e morì inaspettatamente, i suoi piani lungimiranti andarono in fumo. Secondo il Regolamento Rodolfinico del 1364 i suoi fratelli Albrecht III e Leopold III avrebbero dovuto regnare assieme. Ma già dopo breve erano in lite. Il contratto di Neuberg del 1379 sanciva la divisione del regno. Dopo la morte del duca Leopoldo III il fratello regnava da solo fino alla sua morte nel 1395. Gli seguiva sul trono Leopoldo IV, nel 1406 il governo passa a Friedrich IV, soprannominato dalle tasche vuote. Rimane sul trono fino alla sua morte nel 1439.
È da sottolineare non solo il fatto che Friedrich era solo estremamente parsimonioso, ma soprattutto la sua lettera di privilegio. Con questo atto veniva stabilito che in caso di chiamata alle armi i cittadini e contadini del Tirolo potevano essere impiegati solo per la difesa del proprio territorio. Con questo esercito di leva riuscì a superare l’ostruzionismo della nobiltà tirolese gettando le basi per il particolare sviluppo della difesa del Tirolo.
Quando morì, il suo figlio Sigismund der Münzreiche (Sigismondo il Ricco di monete) aveva solo 12 anni, per cui non poteva salire sul trono. Fino alla maggiore età suo zio Federico III assumeva la tutela legittima.
Per Federico III il Tirolo rivestiva grande importanza economica, perché disponeva di grandi risorseminerarie, per cui tentava di conservare la tutela di Sigismondo anche oltre la sua maggiore età causando però il malumore degli stati tirolesi. Solo quando questi minacciavano la guerra si dimise. Nel 1449 Sigismondo sposò la figlia di Giacomo I di Scozia. Per le sue frequenti assenze, sua moglie Eleonora si occupava dell’amministrazione. Grazie alla sua gestione intelligente e lungimirante acquistò la simpatia e la riconoscenza della popolazione. Il suo amore per l’arte e la formazione culturale ben presto fecero di Innsbruck un centro culturale.
Il castello Sigmungsburg su un’isola del lago Fernstein la ricorda ancora oggi. Nel 1477 Sigismondo trasferì la zecca da Merano a Hall nel Tirolo, dove fece coniare la prima moneta d’argento di grande valore. Dopo la morte della sua moglie nel 1480 Sigismondo cambio stile di vita. Faceva una vita sfrenata causando malumori tra i suoi sudditi. La vita lussuosa di corte e le numerose guerre aumentavano i debiti. Quando volle dare in pegno alcune parti del Tirolo ai bavaresi in cambio di mezzi finanziari , gli stati tirolesi si opposero costringendolo ad abdicare in favore del duca Maximilian (Massimiliano), perché, nonostante si fosse sposato due volte, non aveva figli. Morì nel 1496 e fu sepolto nel monastero di Stams. Con l’imperatore Maximilian I finì un’era. È stato soprannominato l’ultimo cavaliere e il primo cannoniere. Con lui è avvenuto il cambio dal Medioevo all’era moderna.
Durante il suo governo il Tirolo acquistava importanza. Divenne la sua seconda patria e il suo luogo di permanenza preferito. Il Tetto D’oro, l’arsenale presso il fiume Sill, la tomba monumentale nella Hofkirche (Chiesa della Corte) sono testimonianze per il rapporto stretto dell’imperatore con la contea del Tirolo. Anche l’estensione definitiva del Tirolo è il risultato del suo governo. Ai suoi tempi nascevano le frontiere che erano in vigore fino alla fine della prima guerra mondiale, quando il Tirolo veniva diviso. A questo punto pare obbligato un grande salto nella storia fino ai tempi di Maria Theresia, perché il governo dei sovrani che seguirono, non mostrano grandi effetti e conseguenze per il Tirolo.
L’arciduchessa Maria Theresia naque a Vienna il 13 maggio 1717 come secondogenita dell’imperatore Carlo VI e sua moglie Elisabetta Cristina di Braunschweig-Wolfenbüttel. Già nel 1713 Carlo VI rilasciò l’editto dal nome "Pragmatische Sanktion" (Sanzione pragmatica). Questo editto prevedeva che la figlia maggiore poteva seguirlo sul trono in mancanza di discendenti maschi. In questo modo annullò la successione della legge salica, la quale escludeva la successione sul trono per le figlie. Così Maria Theresia salì sul trono dopo la morte di suo padre, essendo la figlia maggiore e perché il successore maschio, arciduca Leopoldo, morì nel 1716 dopo il parto.
Con il matrimonio tra Maria Theresia e Franz Stephan di Lorena (Franz I) inizio la stirpe Habsburg-Lothringen, che cresceva grazie al grande numero di bambini della coppia. La stirpe era guidata da Peter Leopold (imperatore Leopoldo II), al quale seguiva il figlio Francesco (I) seguito a sua volta dal proprio figlio Franz Karl (che rinunciò al trono). Il figlio di Franz Karl, Franz Joseph I (“Checco Beppe”), regnava per il periodo più lungo di tutta la dinastia. L’avo del ramo Asburgo-Toscana èra il secondogenito di Leopoldo, Ferdinando III, mentre il ramo Austria-Este discende da Ferdinando Carlo, figlio di Maria Theresia.
Nel 1918 termina il regno della dinastia Asburgo-Lorena in Austria. Il rapporto tra la Repubblica Austriaca e la famiglia regale è,regolata dalla legge asburgica del 1919. Otto Habsburg-Lothringen, il figlio dell’ultimo imperatore Carlo I nel 1961 ha rinunciato a tutti i diritti di sovranità e privilegi della famiglia.